Simone di Saintjust

Tempo non proprio propizio per  stipulare un mutuo casa. Il consiglio è quello di attendere perchè questo non è il miglior momento in termini di spread per il mutuo. Anzi non è stato mai così brutto. Una media di spread al 2% (se non di più) infatti, non si era mai vista dai tempi dell’introduzione dell’euro.

Questo effetto, per chi è orientato al mutuo a tasso fisso, è parzialmente mitigato dagli indici Eurirs (da aggiungere allo spread per la determinazione del tasso finale) che viaggiano intorno ai minimi storici. Quindi oggi si può stipulare un fisso al 5% che, sia chiaro, è caro in un contesto in cui la Banca centrale tiene i tassi all’1,5% e probabilmente con l’innesto di Mario Draghi a novembre li abbasserà, ma in ogni caso storicamente è un buon tasso finale per n mutuo.

Se lei è orientato al mutuo ipotecario a tasso variabile, partirà con un tasso finale del 3,2% (Euribor +spread) nella migliore delle ipotesi, destinato però a salire nel lungo periodo. Anche qui, l’Euribor vola basso e quindi mitiga l’effetto clamoroso degli spread impazziti. I tassi di partenza, quindi, mitigati da indici europei (Eurirs ed Euribor bassi) non sono eccessivi. Tuttavia, bloccare per tutta la durata uno spread altissimo non è la migliore strategia finanziaria.

Per cui, in attesa di schiarite sulla ricapitalizzazione delle banche e sulla crisi del debito nell’Eurozona, potrebbe essere anche saggio rimandare, se è possibile, l’appuntamento con il mutuo. Oppure partire con uno sguardo pronto alla surroga non appena gli spread, ci si augura, dovessero essere ritoccati verso il basso.

Ricordiamo che la portabilità  del mutuo consiste nella stipula di un nuovo mutuo di importo pari a quello del debito residuo in essere, alle condizioni concordate tra il cliente e la nuova banca, ma consentendo alla nuova banca di subentrare nella garanzia ipotecaria rilasciata per il mutuo stipulato con la banca precedente.

La portabilità del mutuo avviene senza la richiesta di consenso della banca di provenienza e con il mantenimento dell’ipoteca iscritta a garanzia del mutuo originario.

 


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