Il conto svizzero può essere utilizzato per l’accredito dello stipendio. Ma non ne vedo l’utilità.
Equitalia ci mette solo più tempo a pignorarlo, dal momento che lo SWIFT e l’IBAN sono noti al datore di lavoro. L’Agenzia delle Entrate coglie un pretesto per farle altri accertamenti e chiederle ulteriori tasse sospettandola, magari, di evasione fiscale e di avere altri tesoretti depositati fra Zurigo e Lugano.
L’approccio più realistico è quello di limitare i danni. Lo stipendio viene prelevato subito e depositato su un conto corrente intestato a persona di fiducia, con delega al debitore esecutando per operazioni e disposizioni.
Il massimo che Equitalia riesce a pignorare è uno stipendio. Ed appena accade si cambia il conto.
Anche per il pignoramento dello stipendio va utilizzata la medesima strategia, prima del pignoramento, è ovvio. Mai attendere che i buoi siano scappati dalla stalla … Prevenire è meglio che curare … eccetera, eccetera, eccetera.
Ed allora, subito una cessione del quinto, ed un prestito delega se il datore di lavoro è d’accordo. Deve solo tener presente che Equitalia potrà pignorare al massimo un quinto del suo stipendio ma se è capiente nell’importo pignorabile.
L’importo pignorabile è dato dalla meta del suo stipendio netto meno quota ceduta, meno quota delegata.
Meno, ed è questa la ciliegina sulla torta che chi vuole ci mette, assegno alimentare al coniuge separato per il mantenimento suo e di eventuali figli.
Per finire, il rimborso della polizza vita è impignorabile solo se non prevede riscatto per il debitore. Le uniche sicuramente ad oggi non pignorabili sono quelle che consentono il rimborso solo agli eredi, dopo la morte del debitore.