Ludmilla Karadzic

Nella sua precedente domanda lei ci riferiva di un problema di pignoramento del conto corrente, senza fare alcun accenno alla necessità di dover disporre di un IBAN nominativo.

E’ chiaro che, se il datore di lavoro deve accreditare lo stipendio, è necessaria una carta ricaricabile con IBAN (sulla quale possono essere effettuati bonifici bancari) o un conto corrente nominativi.

Resta comunque la spiacevole possibilità che anche la carta o il conto corrente possano essere pignorati nuovamente dal creditore procedente.

Per cui si può prelevare subito lo stipendio accreditato su carta o conto nominativi e poi adottare le cautele indicate nella risposta che le è stata fornita dal collega Solinas.

Certo, il suggerimento ha un senso solo se lo stipendio genera eventuali risparmi e solo se non si preferisce comunque conservare a casa la liquidità disponibile prelevata subito dopo l’accredito per evitarne un eventuale successivo pignoramento.


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