Andrea Ricciardi

È stato prorogato al 2023 il bonus caldaia, l’agevolazione rivolta soggetti che decidono di sostituire impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione in grado di garantire migliori prestazioni energetiche.

Il bonus caldaia 2023 permette di accedere ad una detrazione fiscale in caso di sostituzione della caldaia presente nella propria abitazione. La detrazione fiscale può andare dal 50 o al 65% in base all’intervento che si decide di effettuare.

La detrazione del 50% spetta nei seguenti casi:

  • installazione di una caldaia a condensazione di classe A senza valvole;
  • sostituzione dell’impianto di climatizzazione con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe energetica pari alla A o superiore su un limite di spesa di 30mila euro;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili, sempre su un limite di spesa di 30mila euro.

La detrazione al 65%, invece, si applica in caso di:

  • installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
  • impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
  • spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Per poter beneficiare del bonus caldaia 2023, l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione.

Vige l’obbligo di trasmettere all’ENEA la scheda descrittiva dell’intervento di riqualificazione energetica entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.

Di seguito, invece, tutti i documenti da conservare:

  • la ricevuta dell’avvenuto invio tramite internet o della raccomandata postale all’Enea;
  • fatture, o ricevute fiscali, o ricevuta del bonifico, che attestino le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi;
  • certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

Il bonus, ricordiamo, viene diviso in 10 rate annuali di pari importo da portare in detrazione a partire dalla dichiarazione dei redditi 2023.


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