Roberto Petrella

Cercheremo di essere sintetici almeno nella risposta: nel momento un cui è stata presentata agli uffici universitari una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) escludendo dal nucleo familiare di appartenenza i propri genitori e gli altri eventuali membri della famiglia anagrafica (così come risultanti dallo stato di famiglia), è stata resa, nella fattispecie, una dichiarazione mendace come tale punibile, oltre che civilmente, anche penalmente ai sensi degli articoli 483 e 485 del codice penale.

In caso di accertamento della falsità della dichiarazione resa, al dichiarante verrà comminata una ammenda ed egli dovrà restituire l’importo equivalente delle agevolazioni fruite e a cui non aveva diritto di beneficiare (gravati dagli interessi legali, naturalmente).

Tutti gli elementi richiamati a giustificazione, nonché la millantata buona fede addotta a difesa, sono assolutamente irrilevanti e non meritevoli di considerazione in sede di un eventuale ricorso avverso alle pretese restitutorie formulate dalla Pubblica Amministrazione.


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