Ornella De Bellis

Il Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di credito al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti prevede una segnalazione mensile in occasione di ciascun ritardo successivo al primo.

La cancellazione del dato negativo avverrà automaticamente dopo ​12 mesi dalla regolarizzazione (cioè dall’avvenuto pagamento della rata, sebbene in ritardo), a condizione che nei 12 mesi i pagamenti risultino sempre regolari, e, se il ritardo resterà confinato ad uno o due rate.

In caso di ritardo nel pagamento di 3 o più rate di rimborso, la cancellazione del dato negativo avverrà automaticamente dopo ​24 mesi dalla data di regolarizzazione del pagamento (cioè dall’avvenuto pagamento della rata, sebbene in ritardo).

In sostanza il debitore non può pretendere di procrastinare con “regolarità” ed unilateralmente la scadenza di pagamento di sei/sette giorni: i funzionari della società creditrice hanno tollerato la cosa per sei mesi, poi hanno deciso di richiamare all’ordine il ritardatario. La segnalazione oggetto del preavviso dovrebbe essere la seconda, ma una visura nel SIC a cui il creditore aderisce, potrà chiarire meglio la situazione. Inutile aggiungere che le informazioni fornite dal contact center del servizio clienti non hanno alcun valore giuridico e non possono essere utilizzate dal debitore per procrastinare, impunemente, il ritardo del pagamento alla scadenza della rata: a tale scopo, infatti, sarebbe necessaria la rinegoziazione del contratto di mutuo con la fissazione della nuova scadenza, per il pagamento della rata, al 7 di ogni mese.


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