Bisognerebbe chiedere a questa fantomatica Agenzia (che non si sa bene se sia preposta a trovare soluzioni per risolvere i problemi del debitore o per incrementare i propri guadagni) su quali basi presenterebbe ricorso a decreto ingiuntivo.
Sicuramente Banca IFIS non accetta composizione, a saldo stralcio, delle posizioni debitorie quando il debitore percepisce uno stipendio.
Io, personalmente, sconsiglierei di affidarsi a queste sedicenti Agenzie debiti, eviterei di sprecare soldi e attenderei (con rassegnazione se il debito per cui agisce Banca IFIS è rimasto effettivamente inadempiuto) la trattenuta per pignoramento dello stipendio che ammonterebbe al 20% dell’importo ottenuto sommando quanto accreditato sul conto corrente del debitore dal datore di lavoro (busta paga al netto di oneri fiscali, contributi previdenziali ed assistenziali e della rata per la cessione) e la rata di rimborso del prestito dietro cessione del quinto. A meno che non sussistano validissimi motivi per opporsi al decreto ingiuntivo con qualche chance di successo.
La controproposta da fare all’Agenzia è quella di riconoscerle una percentuale concordata sul risparmio ottenuto dal debitore sul debito residuo.
Comunque, stiamo parlando di una trattenuta di circa 382 euro per quanto attiene il pignoramento dello stipendio.
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