Gennaro Andele

Tra i benefit offerti dalle aziende del settore privato ai propri lavoratori entra anche la spesa per il carburante: i datori di lavoro che lo vorranno potranno erogare bonus rivolti ai dipendenti per sostenere i costi di benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici.

L’importo massimo è di 200 euro e non sono tassati e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa.

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 27/E ha chiarito le modalità per la distribuzione dell’incentivo e chi sono i soggetti interessati.

Infatti, per prima cosa il documento specifica che sono escluse dall’agevolazione tutti lavoratori che sono impiegati nell’amministrazione pubblica.

Mentre i professionisti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, oltre ai datori di lavoro del settore privato, possono erogare il beneficio, se dispongono di dipendenti.

Per essere destinatari, invece, è necessario essere titolari di un rapporto di lavoro dipendente senza alcun limite di stipendio.

Essendo la misura volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possano essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

Per ottenere il bonus benzina, il lavoratore dipendente non ha bisogno di presentare una domanda: sarà il datore di lavoro a decidere se erogarlo e da quale importo. In ogni caso non concorre alla formazione del reddito e rappresenta un’agevolazione in più rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir.

Quindi, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che deve essere conteggiato separatamente rispetto ad altri benefit.

Ciò significa che per fruire dell’esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).

L’incentivo può essere erogato anche per finalità retributive, al posto del premio di risultato. In questo caso deve avvenire entro la fine dell’anno e in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali, nel rispetto della specifica normativa prevista per i premi di risultato.


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