Patrizio Oliva

Il bonifico potrebbe essere considerato di modica entità e dunque la donazione non soggetta ad atto notarile per essere considerata valida e non nulla: inoltre, agire per la declaratoria di nullità della donazione (azione che potrebbe essere non accolta) e pignorare successivamente i beni del donatario, comporta dei costi di procedura e legali che devono essere giustificati dal credito azionato.

Duemila euro possono più facilmente e con minori spese, essere escussi al donante. Tuttavia, nel caso il bonifico potesse essere considerato non di modica entità, la riscossione coattiva dell’importo bonificato verrebbe condotta a carico del beneficiario e così l’importo del bonifico effettuato verrebbe ricondotto nel patrimonio del donante e a quest’ultimo escusso coattivamente.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.