Andrea Ricciardi

Con le giuste accortezze sui condizionatori, si potrebbero risparmiare a livello nazionale fino a 1,8 miliardi di metri cubi di gas metano all’anno, circa il 2,5% del consumo italiano nel 2021: A riferirlo è ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che fornisce anche alcuni consigli per l’estate non solo per salvaguardare l’ambiente, ma anche per risparmiare sulle bollette.

La scelta del modello di condizionatore, spiega Enea, “rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi ed evitare brutte sorprese in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i condizionatori in classe energetica superiore alla A in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto meno”

Il più delle volte – spiega Enea – due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti.

Inoltre, per scongiurare la sensazione di caldo opprimente, spesso può bastare l’attivazione della funzione ‘deumidificazione’, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.

Grazie a simulazioni effettuate tramite software di calcolo dinamico orario si è verificato che portare il termostato da 26 a 28°C può far risparmiare circa il 25 % di energia”.

Se si lasciano le persiane alzate anche nelle ore più calde della giornata, il condizionatore poi dovrà consumare più energia per rinfrescare: “Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre l’energia richiesta dai climatizzatori.

Il risparmio dovuto a questo accorgimento varia in base all’esposizione dell’abitazione e alla quantità di superfici vetrate, ma si stima che consenta di risparmiare fino al 25% in media del consumo di partenza”

È importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete – spiega Enea – L’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.

Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca”.

Enea sconsiglia di installare i condizionatori ad esempio nei corridoi, con l’idea di raffreddare più ambienti: meglio una macchina per stanza.

Mai lasciare aperte porte e finestre: “Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia”

Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione – spiega Enea – È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie”

Enea consiglia di ridurre al minimo il tempo di accensione dei condizionatori usando il timer o la funzione “notte”.

Importanti, segnala Enea, anche la pulizia e la manutenzione: “I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas”.

Un altro consiglio è quello di sostituire le lampadine a incandescenza con altre a LED che producono meno calore: “Le lampade a incandescenza, in particolare, trasformano in calore il 90% dell’energia elettrica assorbita”.

In un condizionatore con sistema di controllo inverter – dice Enea – la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizione di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori”.

Per risparmiare sulle bollette, scrive Enea, “l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici può permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili.

Il ricorso a pannelli solari termici può coprire interamente il fabbisogno di una famiglia per la produzione di acqua calda sanitaria da aprile fino ad ottobre, consentendo di risparmiare circa 175 metri cubi di gas”.

Utile può essere anche far fare una diagnosi energetica dell’edificio da un tecnico: “Per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici”.

Per agevolare la sostituzione degli impianti e l’installazione di soluzioni tecnologiche a elevata efficienza energetica – ricorda Enea – esistono varie forme di incentivo. Per l’installazione di impianti solari termici è possibile accedere al Conto Termico 2.0, alle detrazioni fiscali del 50% (bonus casa) e del 65% (ecobonus).

La stessa cosa vale per l’installazione di pompe di calore, se destinate a sostituire il vecchio impianto. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, l’incentivo da considerare è il bonus casa con detrazione al 50%”.


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