Gennaro Andele

Per le famiglie in difficoltà economica o con situazioni di disagio fisico, il governo ha deciso il potenziamento del bonus sociale, lo sconto nelle bollette di luce e gas: è stata così innalzata la soglia Isee per l’accesso da 8265 a 12mila euro (mentre resta immutata quella di 20mila euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico), fino alla fine del 2022, e sono stati rafforzati anche gli assegni che spettano ai potenziali beneficiari.

Ma come funziona l’agevolazione, chi ne ha diritto e a quanto ammonta il beneficio nelle fatture energetiche dei nuclei economicamente svantaggiati o per i clienti domestici affetti da grave malattia o con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che richiede l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita.

Per accedere allo sconto, dal 1° gennaio 2021 tutti i cittadini/nuclei familiari che presentano annualmente una dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè, ecc.) e che risultano in condizione di disagio economico , sono automaticamente ammessi al procedimento per il riconoscimento dell’agevolazione dei bonus sociali. Per attivare il procedimento di riconoscimento automatico dei bonus sociali agli aventi diritto, dunque, è necessario e sufficiente presentare la Dsu ogni anno e ottenere un’attestazione di Isee entro la soglia di accesso ai bonus, oppure risultare titolari di reddito/pensione di cittadinanza.

Per ottenere il bonus per il disagio fisico, invece, il percorso è diverso. L’accesso è infatti subordinato alla presentazione di apposita domanda: i soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali per la loro sopravvivenza dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni o i Caf abilitati.

La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) utilizzando gli appositi moduli o presso un altro ente designato dal Comune (Caf, Comunità montane).

Per accedere, il cliente deve essere in possesso di un certificato Asl che attesti: la situazione di grave condizione di salute; la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale; il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero; l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata; il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente; il modulo B (che si può scaricare dal sito dell’Arera) .

È inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura: codice Pod (identificativo del punto di consegna dell’energia); la potenza impegnata o disponibile della fornitura.

Per la luce gli importi sono i seguenti: il bonus ordinario per nuclei familiari composti da 1-2 componenti, più la compensazione integrativa, fino al 30 giugno, ammonta a 141,05; per le famiglie con 3-4 componenti, l’assegno sarà di 170,17; infine per le famiglie con più di 4 componenti, l’agevolazione varrà 199,29 euro.

Vediamo, invece, gli incrementi previsti per i titolari del bonus per disagio fisico, quello cioè previsto per tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita.

In questo caso, la compensazione integrativa prevista per il bonus fino a 3kW per residente sarà di 83,72 euro se l’extraconsumo rispetto a un cliente tipo (2700 kilowattora annui) sarà inferiore ai 600 kWh/anno, di 140,14 euro tra 600 e 1200 kWh annui e di 202,02 euro se l’extraconsumo superererà i 1200 kWh/anno. Gli importi saliranno al crescere della fascia di potenza.

Infine, la compensazione per il bonus gas che, come noto, ha un valore diverso a seconda della categoria d’uso associata alla fornitura di gas, della zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e del numero di componenti della famiglia anagrafica (persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza).

Per le famiglie fino a 4 componenti, la compensazione integrativa sarà di 28,21 euro per acqua calda sanitaria e/o uso cottura per tutte le zone climatiche (dalla A alla F). Per acqua calda sanitaria e/o uso cottura+ riscaldamento, varierà invece in questo modo: 19,11 euro (zona climatica A/B), 28,21 euro (C), 44,59 euro (D), 50,05 euro (E) e 99,19 euro (F). Per le famiglie oltre 4 componenti, l’ammontare della maggiorazione sarà poi di 49,14 euro per acqua calda sanitaria e/o uso cottura per tutte le zone climatiche.

Per usi collegati, invece, ad acqua calda sanitaria e/o cottura + riscaldamento, gli assegni trimestrali in più saranno ripartiti così: 36,40 euro (A/B), 50,05 euro (C), 71,89 euro (D), 81,09 euro (E), 146,51 euro (F) .

Per i bonus sociali luce e gas per forniture dirette, successivamente alla presentazione della Dsu da parte del cittadino, nei casi in cui l’Isee del nucleo familiare Isee rientri nelle soglie di accesso al bonus, il sistema impiega di norma circa un mese per: individuare la fornitura diretta intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare Isee (ove esistente); effettuare le previste verifiche di ammissibilità sulla fornitura; trasmettere agli operatori competenti i dati necessari per erogare il bonus in bolletta agli aventi diritto.

Il bonus deve essere applicato dagli operatori competenti nella prima fattura emessa successiva alla ricezione di tali dati.

Dunque, l’effettiva applicazione del bonus in bolletta dipende dalla frequenza di fatturazione dell’operatore competente.

Le tempistiche per l’emissione del bonifico domiciliato con il quale viene riconosciuto il bonus sociale gas per forniture condominiali dipendono principalmente dai tempi e dalle modalità (completezza e correttezza) di risposta del cittadino alla comunicazione con la quale gli viene richiesto di dichiarare il Pdr identificativo della fornitura condominiale che serve l’abitazione di uno dei componenti del nucleo.

Nel caso di esito positivo delle verifiche su quanto dichiarato dal cittadino, il bonus viene riconosciuto tramite l’emissione di un bonifico domiciliato che rimane in pagamento fino al termine del relativo periodo di agevolazione (indicato nella comunicazione di riconoscimento del bonus) e può essere riscosso dal beneficiario presso qualsiasi ufficio postale sul territorio nazionale.


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