Andrea Ricciardi

Il bonus 200 euro verrà anticipato dai datori di lavoro direttamente in busta paga, tra giugno e luglio 2022, e questi avranno poi la possibilità di recuperarne l’importo con il primo pagamento delle imposte utile.

A riceverlo saranno i lavoratori dipendenti che hanno un reddito, considerando quello riferito al 2022, inferiore ai 35 mila euro lordi.

Il fatto che si guardi al reddito percepito nell’anno corrente – con l’eccezione dei lavoratori stagionali per i quali invece si considera quello del 2021 – tuttavia, potrebbe far incorrere nel rischio di dover restituire quanto percepito.

Nel momento in cui il bonus 200 euro verrà erogato in busta paga, infatti, i datori di lavoro potranno effettuare solamente una previsione di quello che sarà il reddito percepito dal lavoratore nell’anno corrente, senza considerare quelle variabili che potrebbero intervenire da qui alla fine dell’anno (come ad esempio eventuali premi di produzione).

Solamente con l’ultimo stipendio di dicembre si saprà qual è il reddito effettivamente percepito e dunque se il lavoratore dipendente rientra nella soglia dei 35 mila euro che dà diritto al bonus 200 euro in busta paga.

Diversamente, ossia qualora il dipendente abbia superato la soglia reddituale, sarà compito del datore di lavoro recuperare quanto indebitamente erogato direttamente dalla busta paga successiva.

Così come in passato già è stato per il bonus Renzi, dunque, esiste un rischio di dover restituire successivamente i 200 euro, con quello che a oggi è considerato un aiuto d’inizio estate che potrebbe tramutarsi in una beffa di fine anno.


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