Andrea Ricciardi

Dopo settimane di attesa il Governo ha firmato il decreto per il via gli incentivi all’acquisto di auto: il bonus prevede una divisione che segue uno schema in tre fasce differenti a seconda delle emissioni di CO2 prodotte dai veicoli.

Le auto nuove con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di CO2 per chilometro (auto elettriche) potranno accedere a un contributo di 5 mila euro rottamando un veicolo omologato in una classe inferiore all’Euro 5.

In assenza di rottamazione il bonus scenderà a 3 mila euro, mentre il tetto massimo di prezzo previsto per l’acquisto dell’auto sarà di 35 mila euro Iva esclusa.

Le risorse stanziate per questa categoria sono pari a 225 milioni di euro per l’anno in corso.

Il secondo step è dedicato alle vetture ibride plug-in, appartenenti al segmento emissivo 21-60 grammi di CO2 per chilometro.

Qui il bonus previsto è di 4 mila euro con rottamazione di un veicolo inferiore ad Euro 5, oppure 2 mila euro senza rottamazione. Il limite prezzi è di 45 mila euro Iva esclusa.

Le risorse stanziate per questa fascia di emissioni ammontano a 225 milioni di euro.

La terza fascia riguarda un’ampissima platea di modelli, anche con motorizzazioni benzina e diesel tradizionali purché con emissioni contenute tra 61 e 135 grammi di CO2 per chilometro.

Per godere del contributo di 2 mila euro sul prezzo d’acquisto il tetto massimo di prezzo è fissato a 35 mila euro + Iva ed è obbligatoriamente prevista una rottamazione di un veicolo di classe inferiore ad Euro 5.

Per questa categoria le risorse stanziate dal governo ammontano a 170 milioni di euro.

Per l’accesso ai bonus le disposizioni prevedono che la proprietà del veicolo acquistato debba essere mantenuta per almeno 12 mesi e che il veicolo consegnato per la rottamazione debba essere intestato al soggetto beneficiario del bonus o a uno dei familiari conviventi da almeno 12 mesi.

Le aziende potranno beneficiare dei contributi previsti per le prime due fasce (0-20 e 21-60) solo se i veicoli acquistati sono impiegati in attività di car sharing con finalità commerciali e se tale attività sia mantenuta per almeno 24 mesi.

Il decreto incentiva anche le due ruote e i quadricicli sia a motore tradizionale che 100% elettrici.

Nel primo caso, a condizione che sia praticato uno sconto dal venditore pari ad almeno il 5% del prezzo di acquisto, è previsto un contributo del 40% fino a un massimo di 2.500 euro se contestualmente è rottamato un veicolo di categoria Euro 0, 1, 2 o 3.

Il fondo previsto è di 15 milioni di euro per l’anno in corso.

Per moto, motorini e quadricicli elettrici è riconosciuto un con tributo pari al 30% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 3.000 euro.

Nel caso si rottami un veicolo di categoria Euro 0, 1, 2 o 3, il bonus sale al 40% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 4.000 euro. Anche in questo caso le risorse disponibili per l’anno in corso sono pari a 15 milioni di euro.


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