Giuseppe Pennuto

In caso di vendita di auto gravata da fermo amministrativo, il vincolo resta sul veicolo ed il debito per cui fu disposta l’iscrizione di fermo amministrativo rimane a carico del venditore

Se il prezzo della transazione non è vile, il fatto di poter cedere a terzi un veicolo gravato da fermo amministrativo è già un buon affare. Di solito l’acquirente utilizza il veicolo per cannibalizzare i pezzi di ricambio.

Se il debitore che vende vuole anche la garanzia che la vendita del veicolo comporti il saldo del debito esattoriale a proprio carico e posto all’origine del provvedimento, allora sarà necessario stipulare un preliminare di compravendita in cui sia previsto che il prezzo corrispettivo di acquisto deve essere quello già pattuito, maggiorato dell’importo necessario a pagare il debito esattoriale e con l’impegno, messo nero su bianco, che il promittente venditore si impegnerà a chiedere la cancellazione del fermo amministrativo che grava sul veicolo entro un tempo ben definito: qualora l’obbligo contrattuale venisse disatteso il preliminare di compravendita verrà risolto per colpa del promittente venditore, la macchina resterà al proprietario che verserà al promissario acquirente il doppio di quanto ricevuto dopo la stipula del preliminare di compravendita. In caso di adempimento, invece, si procederà a perfezionare il passaggio di proprietà del veicolo privo di fermo amministrativo.

Bisognerà solo vedere se l’acquirente sarà d’accordo.


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