Il governo si sta occupando del tema, tanto discusso, della salute mentale nel periodo della pandemia da Covid-19: lo ha confermato il ministro della Salute che conferma l’intenzione di dedicare una misura all’assistenza psicologica da inserire nel decreto che sarà discusso alla Camera nei prossimi giorni.
I particolari ancora non sono noti. Sappiamo però è che il bonus psicologo consisterà in un aiuto finanziario: nel 2022 dovrebbe trattarsi di 500 euro, a chiunque – senza distinzione di età – soffra di un disagio di salute mentale che può essere causato o meno dalla pandemia, dai lunghi periodi di lockdown o dalle situazioni di stress dovute a «dad» e «smart working».
Il ministro Speranza, durante l’intervento su Rai 3, ha annunciato un emendamento per stanziare i fondi. La cifra di cui si parla al momento ammonterebbe a 20 milioni di euro, ma il governo è alla ricerca di nuove risorse.
I fondi raccolti saranno distribuiti in due diverse tranche: una metà andrà al potenziamento della rete pubblica di assistenza psichiatrica, comprendendo le Asl e i consultori. L’altra metà, invece, sarà a disposizione dei privati cittadini, che potranno farne richiesta presentando l’Isee in modo che la misura venga concessa a chi più ne ha bisogno.
Ancora non sono definite le modalità, ma probabilmente il bonus psicologo sarà distribuito come un voucher attraverso il proprio medico di base.
La proposta di un bonus per l’assistenza psicologica è stata lanciata a dicembre scorso dalla senatrice del Pd, Caterina Biti, con un emendamento che viene accolto da tutte le forze politiche, anche se il governo è stato costretto a posticiparlo per mancanza di fondi e copertura finanziaria. Ai tempi si parlava della creazione di un Fondo salute mentale da 50 milioni di euro l’anno per finanziare due sussidi, uno libero e l’altro legato all’Isee.
Ma l’idea non è mai stata accantonata.
Il 4 gennaio è stata lanciata una petizione su Change.org per chiedere al governo di prendere sul serio in considerazione la proposta del bonus psicologo. Non solo.
Il pressing è arrivato anche dai partiti, prima dai parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali della Camera e poi dal deputato del Pd, Filippo Sensi, che ha proposto un suo emendamento al decreto Milleproroghe, nel quale si stabilisce un finanziamento di 40 milioni di euro per voucher di assistenza psicologica e psicoterapeutica da assegnare in base all’Isee.
Anche 21 società scientifiche hanno chiesto l’istituzione del bonus con un documento indirizzato a governo, Parlamento ed enti locali.
In assenza di un intervento da parte del governo, la regione Lazio si è mossa in autonomia: il presidente Nicola Zingaretti ha deciso di stanziare 10,9 milioni di euro per il potenziamento fino al 2025 di servizi territoriali e il supporto e l’assistenza presso le scuole, dedicati alla tutela della salute mentale. Altre regioni, poi, hanno preso esempio e hanno annunciato provvedimenti futuri, come la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la Campania.
A lanciare ulteriormente l’allarmante sul crescente disagio psicologico sono i dati raccolti dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi: in questi anni ben otto persone su dieci hanno sviluppato problemi di malessere psicologico strutturato e due disturbi mentali su dieci in senso stretto e più severi.
Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, la risposta del governo arriverà presto.
L’incentivo dovrebbe trovare spazio con un emendamento nel decreto Milleproroghe.
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