Marzia Ciunfrini

L’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 66/2003, stabilisce che la valutazione dello stato di salute dei lavoratori notturni deve avvenire a cura e a spese del datore di lavoro, per il tramite del medico competente, attraverso controlli preventivi e periodici, almeno ogni due anni, volti a verificare l’assenza di controindicazioni al lavoro notturno a cui sono adibiti i lavoratori stessi.

Quindi, il presupposto per passare dal turno notturno al turno diurno è dimostrare al medico competente la presenza di controindicazioni al lavoro notturno.

Anche l’articolo 11, comma 1, precisa che l’inidoneità al lavoro notturno può essere accertata attraverso le competenti strutture sanitarie pubbliche.


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