Andrea Ricciardi

Usare un green pass falso o il certificato verde di un’altra persona costa caro, oltre alle sanzioni e alla multa, fare i furbetti comporta conseguenze penali.

Ma cosa si rischia se si è sorpresi a usare un green pass falso o quello di un’altra persona, quale multa è prevista?

Partiamo dalle cosiddette sanzioni amministrative ossia la multa che rischia chi non rispetta l’obbligo di green pass nei luoghi dove è previsto: dai 400 ai 1.000 euro, a seconda della gravità del fatto.

La verifica può essere effettuata dagli addetti delle attività commerciali e produttive o da quelli individuati dal datore di lavoro, mentre la multa viene elevata dalle forze dell’ordine.

La situazione si complica se viene mostrato un green pass falso, perché alle normali sanzioni amministrative, si aggiungono anche le conseguenze penali: il cittadino che mostra un certificato fasullo a un pubblico ufficiale rischia di essere accusato del reato di uso di atto falso.

La denuncia può essere fatta anche dai semplici addetti al controllo o da altri cittadini perché questo reato è procedibile d’ufficio.

In sostanza il QR code è considerato come un normale certificato: chi lo falsifica rischia il carcere da 6 mesi a 3 anni (pena che può essere ridotta fino a un terzo), mentre per chi lo usa la pena è ridotta ulteriormente di un terzo.

Rischia grosso anche chi, al posto di un certificato falso, mostra un green pass valido ma di un’altra persona.

È possibile ravvisare il reato di sostituzione di persona, che nel nostro ordinamento viene punito con il carcere fino a un anno. Chi “presta” invece il suo certificato può essere accusato di concorso al reato principale.


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