Andrea Ricciardi

Un depuratore d’acqua domestico è un dispositivo che, attraverso un sistema di filtraggio, permette di migliorare il sapore dell’acqua ed eliminare le eventuali sostanze nocive o inquinanti: porta un beneficio economico, perché fa risparmiare sulle bottiglie di acqua minerale.

Ma porta anche un beneficio ambientale, perché riduce il consumo di plastica.

Alla luce di questi vantaggi, per incentivare l’utilizzo del depuratore è stato approvato un apposito bonus, che sarà disponibile fino al 31 dicembre 2022.

L’incentivo si presenta come un credito d’imposta al 50% per l’acquisto del sistema di depurazione per migliorare l’acqua potabile.

L’importo massimo della spesa su cui calcolare il bonus 50% è pari a:

  • 1.000 euro ad immobile, per le persone fisiche
  • 5.000 euro ad immobile commerciale, per chi esercita attività d’impresa.

Nel caso più frequente dell’acquisto del depuratore per casa propria, ad un costo di solito leggermente superiore ai mille euro, l’incentivo si tradurrà in 500 euro di credito d’imposta.

La buona notizia è che il credito d’imposta potrà essere utilizzato subito e fino al completo utilizzo, e non diviso in 10 anni come accade invece per il bonus ristrutturazioni. Nota che il pagamento dovrà essere effettuato con metodi tracciabili.

La cattiva notizia è che il credito d’imposta spetta nel limite complessivo di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.

Nel caso la cifra dei 5 milioni venga superata, la percentuale del 50% verrà ricalcolata.


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