Genny Manfredi

Due persone conviventi con figlio comune non possono appartenere a famiglie anagrafiche (stati di famiglia) diverse: infatti, la legge esclude che possano essere costituite, sotto la medesima residenza, due famiglie anagrafiche distinte, quando fra i componenti dell’una e quelli dell’altra sussistano vincoli di parentela.

In altre parole non è possibile avere, presso la medesima unità abitativa, una famiglia anagrafica composta da madre e figlio e l’altra formata dal padre naturale del bambino dal momento che il bambino è legato al padre naturale da vincoli di parentela.

Ne discende necessariamente che lo stato di famiglia deve essere unico ed unico deve risultare il nucleo familiare.

Tuttavia, può darsi che la registrazione delle due famiglie anagrafiche (una composta dal padre, l’altra dal padre) sia avvenuta prima della nascita del bambino e la situazione non sia stata aggiornata dopo il lieto evento. Pertanto, chieda pure lo stato di famiglia agli uffici anagrafici del comune di residenza e veda come stanno le cose.

Se lo stato di famiglia include madre, padre e bambino il nucleo familiare conseguente sarà formato da madre, padre e bambino e quello dovrà essere comunicato all’INPS.

In caso contrario, comunichi all’INPS come nucleo familiare i soggetti che sono stati inclusi nel suo stato di famiglia (presumibilmente madre e figlio). Ma subito dopo, per evitare problemi futuri, si rivolga agli uffici anagrafici del Comune in cui risiede, per regolarizzare la posizione, facendo includere padre, madre e bambino, tutti conviventi, nello stesso stato di famiglia.


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