Gennaro Andele

C’è tempo fino al 31 dicembre per utilizzare il bonus idrico introdotto dal governo per favorire il risparmio dell’acqua: si tratta di un’agevolazione di 1.000 euro alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, o ancora la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.

Il bonus copre le spese effettivamente sostenute e debitamente documentate dal 1° gennaio di quest’anno al 31 dicembre. Ma ecco come funziona e come si fa a richiederlo in sette domande e risposte.

Chi può richiedere il bonus?
Possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo dopo aver documentato la dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, che dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario.

Quanto vale l’agevolazione?
Chi vuole usufruire del bonus idrico avrà accesso a un’agevolazione nel limite massimo di 1.000 euro per le spese effettivamente sostenute debitamente documentate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Quali lavori posso fare in casa?
È possibile richiedere il bonus per le seguenti spese:

  1. la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  2. la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Cosa occorre fare per presentare la domanda?
I beneficiari presentano istanza registrandosi su una applicazione web, denominata “Piattaforma bonus idrico”, accessibile, previa autenticazione, dal sito del Ministero della Transizione Ecologica. In attesa che la piattaforma sia messa in rete – il tutto dovrebbe avvenire a gennaio – gli utenti interessati al bonus possono intanto chiedere supporto informativo ed eventuali chiarimenti al numero verde, messo a punto dal ministero della Transizione ecologica, 800 090545, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 15. Gli interessati, se non ne sono già in possesso, devono richiedere l’attribuzione dell’identità digitale. L’identità dei beneficiari, in relazione ai dati del nome, del cognome e del codice fiscale, è accertata attraverso Spid o tramite Carta d’Identità Elettronica.

Quali informazioni vanno prodotte?
Nel corso della procedura di registrazione, il beneficiario fornisce le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione:

  1. nome, cognome, codice fiscale del beneficiario; 2) importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
  2. quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
  3. specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  4. identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  5. dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  6. coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  7. indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  8. attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
  9. attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
  10. copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sul sito del Mite.

Quali spese non sono incluse?
Non rientrano tra le spese ammissibili quelle relative al piatto doccia, al sedile wc e copri vaso, al bidet, al box doccia con la colonna integrata. Non è inoltre possibile sostituire il solo vaso in ceramica secondo il limite di scarico dei 6 litri massimo senza sostituire la cassetta di scarico in quanto la norma prevede in combinazione il vaso e il relativo sistema di scarico. Non sono compresi poi i lavandini. Non può poi essere richiesto il contributo per installazione di autoclave e serbatoio di accumulo (avendo la residenza in zona a carenza idrica), mentre si può ottenere rimborso per la cassetta di scarico, ma non per la placca di comando. È bene poi chiarire che non rientrano tra le spese ammissibili le opere edili e di finitura connesse alla sostituzione di vasca esistente con piatto doccia.

Quando sarà possibile caricare la documentazione?
Si potrà procedere al caricamento della documentazione solo a partire dal mese di gennaio 2022. Seguirà comunicazione ufficiale sul sito del ministero della Transizione ecologica sulle modalità di caricamento della documentazione necessaria ad accedere al bonus idrico.


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