Giuseppe Pennuto

Cresce anche tra le due ruote l’utilizzo della scatola nera (o black box), il dispositivo che registra lo stile di guida del conducente in cambio di sconti sulle tariffe delle polizze RC.

La black box per moto ha dovuto superare difficoltà di tipo tecnologico, che negli scorsi anni ne hanno rallentato la diffusione.

In particolare, le dimensioni del dispositivo non consentivano di poterlo installare facilmente: ma nell’ultimo biennio, sono stati commercializzati nuovi modelli di scatola nera di piccole dimensioni, capaci di adattarsi perfettamente ai motocicli.

Come funziona la black box?

Si tratta di un congegno elettronico dotato di localizzatore GPS (Global Positioning System), capace di registrare una serie di informazioni riguardanti gli spostamenti del mezzo su cui è installato e la condotta di guida del conducente.

Ricordiamo che la sua installazione viene effettuata in officine convenzionate con l’impresa assicurativa: la posizione migliore per montarla sulle moto è in prossimità della batteria, ma nel caso degli scooter si può installare anche in altri punti.

La ricostruzione della dinamica del sinistro permette all’impresa assicurativa di ridurre la tariffa RC Moto fino al 25-30%.

I vantaggi per il cliente riguardano anche la possibilità di localizzare l’automobile in caso di furto, di ottenere assistenza in caso di guasto e di avere agevolazioni sulle polizze accessorie da abbinare alla responsabilità civile di base.

Ricordiamo che molte compagnie presentano nelle loro proposte contratti che prevedono l’utilizzo del dispositivo satellitare.


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