Andrea Ricciardi

C’è ancora tempo per utilizzare il bonus vacanze 2021 e sfruttarlo per viaggiare fra Natale e Capodanno: l’iniziativa prevista dal Decreto Rilancio è ormai agli sgoccioli, ma non è ancora scaduta e permetterà a chi ne ha fatto richiesta fra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2020 di andare in ferie anche durante le festività natalizie ottenendo uno sconto sul prezzo dei servizi offerti in ambito nazionale da imprese turistico ricettive, agriturismi e B&B.

Grazie al decreto milleproroghe del governo Draghi – con cui sono stati prorogati sia il bonus vacanza che il bonus terme – diverse persone potranno pertanto godersi giornate di relax e spensieratezza trascorrendo qualche giorno in una delle bellissime località italiane.

Introdotto dal Decreto Rilancio – art. 176 del DL n. 34 del 19 maggio 2020 – il bonus vacanze non è altro che un contributo da utilizzare per il pagamento di servizi e pacchetti turistici.

A poterlo richiedere sono stati – dal 1 luglio 2020 al 30 dicembre 2020 – tutti quei nuclei familiari con Isee fino a 40 mila euro che hanno inoltrato una domanda digitale, dopo aver attivato un’identità digitale come lo Spid o la Carta di identità elettronica 3.0, attraverso l’App Io.

Nonostante non ci sia più tempo per poter inoltrare la richiesta, perché le domande sono scadute, l’incentivo può essere ancora utilizzato entro il 31 dicembre 2021 se non è stato ancora speso.

Come viene riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate chi vorrà usufruirne fra Natale e Capodanno potrà farlo a condizione che:

  • a spenderlo sia un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto
    venga utilizzato in una unica soluzione
  • serva come sconto per il pernottamento presso una struttura turistica ricettiva in Italia come: alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e B&B o presso un’unica agenzia di viaggi o tour operator per il pagamento di servizi e di pacchetti turistici offerti in ambito nazionale

Oltre a questo è bene ricordare come lo sconto sia fruibile immediatamente per l’80% e per il restante 20% possa essere utilizzato come detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno. Con tutti i documenti alla mano sarà poi il Caf o il commercialista ad occuparsi dell’inserimento all’interno della dichiarazione dei redditi di tale voce.

Ricordiamo infine che lo sconto è modulato in base alla numerosità del nucleo familiare e vi sono:

  • 500 euro per un nucleo composto da tre o più persone
  • 300 euro per un nucleo da 2 persone
  • 150 euro per una persona

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