Il creditore professionista insoddisfatto quasi mai sceglie se accettare, o meno, un accordo transattivo a saldo stralcio, proposto dal debitore inadempiente, sulla base di estemporanee esigenze di liquidità.
Più concretamente l’accoglimento, o meno, della proposta di accordo transattivo a saldo stralcio è correlato alla valutazione della consistenza patrimoniale e reddituale del debitore: in parole povere bisognerebbe conoscere se il debitore percepisce uno stipendio e di quale entità esso sia, se l’eventuale contratto di lavoro è a tempo determinato/indeterminato, se il debitore inadempiente dispone di un conto corrente con saldo cospicuo, se è proprietario di immobili.
In pratica, la proposta di accordo transattivo a saldo stralcio verrà accolta se il debitore è un disoccupato/inoccupato nullatenente.
Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.