Andrea Ricciardi

Da venerdì 15 Ottobre 2021 il Green Pass diventa uno strumento indispensabile di accesso al lavoro, per 14,6 milioni di dipendenti da aziende private, 3,2 milioni di dipendenti pubblici e 4,9 milioni di autonomi: il datore che non controlla il rispetto delle regole sul green pass rischia una sanzione da 400 a mille euro.

Il lavoratore che accede al lavoro senza green pass, è sanzionato con una multa che va da 600 a 1.500 euro.

Le multe saranno irrogate dal prefetto.

I nodi aperti restano tanti.

Per semplificare i controlli sul lavoro dovrebbe arrivare poi una nuova versione della App «Verifica C19», alla quale stanno lavorando senza sosta i tecnici di Sogei, il braccio operativo del Mef per l’It. Stesso funzionamente dell’App già usata oggi da ristoranti e palestre.

Chi può controllare, materialmente, chi entra in azienda?

A fare le verifiche, può essere direttamente il datore di lavoro (si pensi alle piccole aziende) oppure possono procedere uno o più incaricati appositamente designati dal datore.

Gli esterni che entrano in azienda devono avere il green pass: infatti sono soggetti al controllo tutti i lavoratori che prestano attività lavorativa nei luoghi di lavoro, anche a titolo di formazione o volontariato, sulla base di contratti esterni.

Attenzione: la verifica del green pass va effettuata anche nei confronti dei lavoratori che accedono al luogo di lavoro di cui l’impresa ha la titolarità: quindi, anche i lavoratori dipendenti di altre aziende ovvero i lavoratori autonomi ai quali sono state affidate fasi lavorative. Chi deve segnalare le violazioni dell’obbligo di green pass in azienda al prefetto? Spetta solo e soltanto al datore di lavoro.

Chi controlla può chiedere il documento di identità per accertare l’identità personale del lavoratore. Il datore non può trattenere documenti o dati in fase di verifica

E’ possibile incaricare dei controlli i vigilantes esterni presenti in azienda? La norma non lo esclude L’azienda può essere a sua volta controllata, ovviamente.

Ma da chi? Gli accertamenti possono essere condotti dal personale ispettivo dell’azienda sanitaria locale e – nella sfera di competenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – dell’Ispettorato nazionale del lavoro competente per territorio.

Inoltre, possono verificare l’osservanza del 127/2021 le Forze di polizia, il personale di polizia municipale dotato della qualifica di agente di P.S. e, ove occorra, le Forze armate.

Chi è senza Green Pass va incontro alla perdita della retribuzione per tutte le giornate in cui il lavoratore non sia in grado di esibirlo: gli effetti impattano anche sulla retribuzione indiretta e differita, compresa la maturazione del Tfr.

Ciò determina anche la mancata copertura ai fini pensionistici.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.