I Sistemi di Informazione Creditizia (SIC) privati (CRIF, CERVED, Experian) raccolgono non solo dati riguardanti prestiti non rimborsati, ma anche informazioni pubbliche, provenienti da Uffici di Pubblicità Immobiliare presso le agenzie del Territorio e dal Registro Imprese presso le Camere di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato (CCIAA) che forniscono un quadro dello stato patrimoniale di persone fisiche e giuridiche, imprenditori – operanti nel settore commerciale – e permettono di verificare l’eventuale presenza di situazioni di insolvenza (domanda giudiziale, ipoteca Giudiziale, ipoteca Legale, pignoramento immobiliare, sentenza di fallimento, sequestri provenienti dalle cancellerie dei tribunali italiani) non direttamente correlate a prestiti non rimborsati.
Le informazioni relative ad atti pregiudizievoli, ad ipoteche non volontarie, nonché ai pignoramenti subiti dal debitore segnalato, vengono cancellate (o meglio, oscurate) dopo dieci anni dalla loro iscrizione.
Infatti, Il codice deontologico sulle informazioni commerciali adottato nel 2016 dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ha individuato le adeguate garanzie e modalità di trattamento dei dati personali a tutela dei diritti degli interessati da porre in essere nel perseguire le finalità di informazione commerciale ed ha stabilito che i dati relativi ad atti pregiudizievoli ed ipocatastali (ipoteche e pignoramenti) possono essere conservati per un periodo di tempo non superiore a 10 anni dalla data della loro trascrizione o iscrizione nei Pubblici Registri.
Nella fattispecie l’oscuramento dei dati negativi che la riguardano interverrà automaticamente nel 2024.
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