Giuseppe Pennuto

L’aumento della revisione auto deciso dalla Legge di bilancio 2021 entrerà in vigore a partire dall’1 novembre 2021: è stato un decreto interministeriale, firmato lo scorso 3 agosto 2021 dal ministero delle Infrastrutture insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze, a rendere effettiva la modifica delle tariffe.

Un aumento che è stato ufficializzato con il decreto, il quale ha adeguato il costo della revisione in base alle tabelle Istat: non succedeva da 13 anni.

Nello specifico, gli automobilisti italiani dovranno pagare 54,95 euro, se eseguiranno il controllo presso le sedi locali della Motorizzazione civile, mentre oggi sarebbero necessari i 45 euro. Il prezzo è invece di 79,02 euro se il cittadino intende revisionare l’auto presso un centro privato autorizzato: attualmente pagherebbe 66,8 euro.

In effettivo si tratta di un aumento pari al 22% rispetto alle tariffe attuali. Inoltre, va precisato che questo adeguamento coinvolge tutti i veicoli a motore come anche i rimorchi.

Con l’aumento delle tariffe, però, il decreto ha stabilito anche l’introduzione del cosiddetto bonus veicoli sicuri. Un provvedimento che protegge dall’aumento delle tariffe della revisione auto coloro che hanno acquistato un’auto nuova.

In particolare si tratta di una misura compensativa avallata da un parere positivo della stessa Autorità garante per la protezione dei dati personali.

Il bonus veicoli sicuri consente l’esenzione dall’aumento del costo della revisione auto in occasione del primo controllo se effettuato entro la fine del 2023. Va ricordato però che il bonus sarà valido per un solo veicolo a persona.

Per cui, se un cittadino possiede più di una vettura, gli altri pagheranno il prezzo pieno della revisione auto come in vigore dall’1 novembre prossimo.

L’adeguamento della tariffa verrà comunque riconosciuto ai centri di revisione perché sarà direttamente compensato dallo Stato.
Il bonus è infatti sostenuto da un fondo finanziato per circa 4 milioni di euro.

Per chi invece non provvede alla revisione dell’auto, il Codice della Strada stabilisce una sanzione amministrativa dai 173 euro ai 694 euro. Cifra che può raddoppiare in caso di recidiva.

Inoltre, se si viene sorpresi a circolare con il veicolo durante il periodo di sospensione la multa è molto più alta e può andare da 1.998 a 7.993 euro, cui si aggiungono 90 giorni di fermo amministrativo.

In questo caso, se si tratta di recidiva, scatta la confisca del veicolo.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.