Sicuramente, liberare lo stipendio dal primo pignoramento in corso e dal secondo già incombente, darà modo al terzo creditore procedente di avviare un’azione esecutiva finalizzata al pignoramento dello stipendio, procedura preferibile, meno dispendiosa, in tempo e danaro, e dall’esito meno incerto rispetto all’espropriazione della casa di proprietà del debitore inadempiente, tanto più se si considera che sull’immobile grava già un mutuo ipotecario in via di ammortamento.
Il supporto di un legale è senz’altro consigliabile per contattare il primo e secondo creditore e trattare l’estinzione dei rispettivi crediti al momento insoddisfatti. E’ evidente che il primo e secondo creditore saranno interessati a transare (pochi, maledetti e subito …) ed è presumibile che si possa trovare un punto di equilibrio fra le esigenze del debitore e quelle dei due creditori.
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