Giuseppe Pennuto

La questione è abbastanza articolata e complessa e vale per una LTD (LimiTeD liability company) britannica che non abbia stabilito in Italia una sede secondaria: oltre al consueto passaggio di proprietà, bisognerà immatricolare il veicolo nel Regno Unito presso gli uffici della motorizzazione civile britannica: se il veicolo è stato originariamente immatricolato in Italia, è necessario ottenere preliminarmente un Certificato Europeo di Conformità (che va richiesto alla casa produttrice del mezzo) e il certificato di reciproco riconoscimento (mutual recognition) in quanto l’automobile è stata costruita e immessa sul mercato continentale europeo con guida a sinistra.

Una volta ottenuto il certificato di immatricolazione in UK, bisognerà ottenere la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico italiano e consegnare le targhe.

A volte conviene vendere il veicolo con targa italiana in Italia e procedere all’acquisto di un veicolo (nuovo o usato) in UK.

Ma non è finita: per circolare in Italia, il veicolo della LTD (eventualmente acquistato in UK) dovrà essere sottoposto ad un controllo tecnico amministrativo da parte della Motorizzazione Civile Italiana (siamo sempre in ottica di riconoscimento reciproco per verificare l’impatto del veicolo assemblato con guida a destra).

Finita la trafila, qualsiasi dipendente italiano della LDT britannica potrà guidare il veicolo in Italia, anche considerando che l’UK pur non facendo più parte dell’Unione Europea, continua a far parte dello Spazio Economico Europeo (SEE).

Le cose riguardanti l’auto di proprietà della srl italiana trasferita a Londra come LTD, invece, resterebbero immutate (a parte il necessario passaggio di proprietà) qualora la LTD britannica avesse stabilito in Italia una sede secondaria giuridicamente proprietaria del veicolo in questione.

In ogni caso, conviene stipulare la polizza del veicolo con targa straniera con compagnia assicuratrice autorizzata ad operare in Italia: infatti, l’auto immatricolata in UK, e assicurata con assicurazione operante in UK potrà circolare sulle strade italiane per non più di 12 mesi, dopo di che sarà obbligatorio stipulare una polizza RC in Italia.


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