Gennaro Andele

Chi possiede un cane deve sapere che non sempre è possibile andare al mare con il proprio animale: ordinanze locali e stabilimenti balneari possono vietare l’accesso ai cani e, chi non rispetta il divieto, rischia pesanti sanzioni amministrative.

Tra spiagge libere e lidi pet-friendly, dove si può andare al mare con il proprio cane in Italia?

Ecco cosa sapere, cosa dice la legge e gli accorgimenti da seguire in spiaggia.

Non esiste in Italia una legge che vieti in maniera assoluta di portare i cani al mare nelle spiagge libere.

Quindi – in assenza di specifici divieti – i padroni possono portare i cani e fare il bagno nelle acque demaniali senza rischiare alcuna sanzione.

Tuttavia è bene controllare sul sito del Comune l’esistenza di ordinanze che limitano o vietano l’accesso ai cani in tutto o alcune porzioni di spiaggia libera.

I divieti, ove presenti, devono essere motivati, proporzionati e circostanziati.

Nel rispetto degli altri bagnanti, i cani in spiaggia devono avere il guinzaglio e la museruola.

Trovare una spiaggia che ammetta i cani non è semplicissimo.

Basti pensare che su circa 12.000 stabilimenti balneari, soltanto 120 sono pet-friendly.

Più semplice, quindi, portare il proprio animale a fare il bagno nelle spiagge libere, sempre che non ci siano divieti espressi da parte del Comune.

A titolo esemplificativo, ecco 10 tra le spiagge più note che accettano e sono attrezzate per i cani in Italia (per nord, centro e sud):

  • Bau Bau village, Albissola marina, Liguria
  • Doggy beach, Lignano sabbiadoro, Friuli-Venezia-Giulia
  • Bau Beach, Caorle, Veneto
  • Puntone Beach, Grosseto, Toscana
  • Dog beach, San Vincenzo, Toscana
  • Bau beach village, Maccarese, Lazio
  • Ultima Spiaggia, Gaeta, Lazio
  • Il santos, Torre canne, Puglia
  • Spiaggia libera per cani Porto Empedocle, Sicilia
  • Teulada, Spiaggia per cani in località Sa Canna, Sardegna

Come abbiamo visto, di norma si possono portare i cani in spiaggia libera a meno che non sia espressamente vietato da ordinanze locali.

Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, invece, i cani non si possono portare se il gestore – a sua discrezione – decide di vietare l’ingresso.

I titolari dei lidi possono vietare l’accesso ai cani oppure chiedere l’autorizzazione al Comune di pertinenza per ammetterne la presenza.

In ogni caso, sia in spiaggia libera che privata, si possono portare i cani guida per non vedenti e, ove necessario, i cani da salvataggio.

Se ammessi, i cani in spiaggia possono fare il bagno senza particolari limitazioni mentre dovrebbero stare di fianco ai padroni sotto l’ombrellone.

Per questo, anche in spiaggia, vale l’obbligo del guinzaglio e della museruola, ove necessaria.

Particolari divieti devono essere adeguatamente segnalati.

Per portare i cani al mare è bene rispettare alcuni accorgimenti: gli esperti consigliano di evitare le ore più calde della giornata (quindi dalle 11 alle 16) per limitare il rischio di scottature dei polpastrelli e non affaticare eccessivamente l’animale.

Inoltre si dovrebbe evitare di andare in spiaggia con gli amici a quattro zampe quando è troppo caldo e afoso, meglio scegliere giornate ventilate e cercare porzioni di ombra.

I padroni che portano i cani in spiaggia noncuranti del divieto incorrono in una sanziona amministrativa pecuniaria. L’importo della multa deve essere indicato nelle ordinanze locali che vietano l’accesso dei cani in spiaggia, e, in genere, oscillano tra i 150 e i 400 euro.

Il padrone inoltre è sempre responsabile dei danni provocati dal cane a cose e persone.

In tal caso se l’animale è aggressivo e provoca delle lesioni personali ai bagnanti, oltre all’obbligo di risarcimento scattano anche i profili penali.


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