Il dichiarante espone direttamente i dati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), oppure si affida ad una CAF per l’assistenza nella compilazione della DSU: in entrambi i casi, nel momento in cui sottoscrive la DSU, il dichiarante si assume l’onere di verificare, preventivamente, la correttezza dei dati riportati. L’INPS risponde esclusivamente di errori nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
In altre parole, nello specifico, il dichiarante avrebbe dovuto rilevare che nella DSU era stata inserita la rendita catastale dell’appartamento di cui egli era proprietario precedentemente ed effettuare, o chiedere, la correzione. Probabilmente, l’errore è scaturito da un copia-incolla dalla precedente DSU quando il dichiarante era ancora proprietario dell’immobile successivamente alienato.
Quindi, del tutto inutile, per gli anni passati, lamentarsi degli eventuali benefici spettanti e non fruiti nonché coinvolgere una qualsiasi associazione consumatori in un contenzioso assolutamente inutile e temerario.
Piuttosto, si preoccupi di far annullare dal CAF la DSU/ISEE 2021 se già presentata e di presentare una DSU/ISEE 2021 con i valori dell’immobile di proprietà corretti.
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