La banca creditrice potrebbe innanzitutto ipotecare o espropriare l’immobile (garage) del garante: qualora, invece, propendesse per pignorare la pensione fruita dal garante, bisogna tener conto che, in base agli importi massimi stabiliti per il 2021 relativamente all’assegno sociale nonché ai sensi dell’articolo 545 del codice di procedura civile, la pensione potrà essere pignorata verso l’INPS, solo per l’importo eccedente 690 euro circa, dal momento che il minimo vitale è pari all’importo massimo dell’assegno sociale aumentato della metà.
Per una pensione netta pari a 1000 euro, dunque, la quota prelevata mensilmente dall’INPS da rigirare al creditore procedente per pignoramento, sarà pari al 20% di (1000 – 690) euro, ovvero uguale al 20% di 310 euro, vale a dire circa 62 euro.
In una situazione di diffusa bancarotta del sistema economico italiano causa pandemia e cattiva gestione politica della crisi in atto, la cosa migliore è attendere gli sviluppi: può darsi che a breve anche le banche andranno in default.
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