Genny Manfredi

Andiamo per ordine: per l’ISEE 2021 vale il nucleo familiare esistente al momento della Dichiarazione Sostitutiva Unica per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica equivalente. Quindi se nel 2021 il nucleo familiare è composto da madre, genero e figlia, allora i redditi presi in considerazione (e come tali riferiti al 2019) sono anche quelli del genero.

Moglie e marito devono necessariamente far parte del medesimo nucleo familiare, tuttavia, con una prerogativa: essi possono scegliere, virtualmente, come residenza coniugale quella della moglie o del marito. Scegliendo come residenza coniugale quella della moglie, allora il nucleo familiare è formato da madre, figlia e genero. Ed è questa scelta implicita che ha avuto come conseguenza l’aberrante aumento dell’ISEE della povera signora madre.

Scegliendo, infatti, come residenza coniugale quella del marito, abbiamo due nuclei familiari: il primo formato dalla sola madre, il secondo formato dalla figlia, dal genero e da tutti gli altri componenti della famiglia anagrafica (stato di famiglia) del genero.

Quindi per salvare la madre dall’eventuale aumento del canone di locazione della casa popolare, la figlia deve fare l’ISEE considerando la residenza (virtuale) preso il marito ed indicando come nucleo familiare lei stessa, il marito e tutti i soggetti (se ve ne sono) elencati nello stato di famiglia del marito.

La madre, allora, quando presenterà la DSU/ISEE 2021 indicherà come nucleo familiare di riferimento quello formato da lei sola. E non sarà soggetta ad aumento del canone di locazione della casa popolare.


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