Giovanni Napoletano

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato ENI, ENEL e SEN per 12,5 milioni complessivi, avendo accertato l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas.

La legge di Bilancio 2018 cercò di mettere un freno al problema dei maxi conguagli introducendo un principio fondamentale: non è possibile richiedere pagamenti relativi a consumi che riguardano un periodo superiore a 2 anni per quanto riguarda i consumi di luce, gas e acqua. In questi casi andrebbe infatti applicata la prescrizione.

Fu introdotto, però, un comma che prevedeva la non applicabilità della prescrizione breve “qualora la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo derivi da responsabilità accertata dell’utente” snaturando, e di fatto svuotando, l’efficacia della norma.

Così, alcune aziende hanno continuato a rifiutarsi di applicare la prescrizione breve trincerandosi dietro le falle della norma e costringendo i consumatori vittime di maxiconguagli a dover scegliere se procedere per le vie legali o accontentarsi di accettare e pagare il debito rateizzandolo.

Fortunatamente con la legge di Bilancio 2020 è stata fatta finalmente chiarezza abrogando completamente il comma della legge di Bilancio 2018 che rendeva, di fatto, inapplicabile la prescrizione biennale; l’ARERA, l’Autorità di regolazione del settore, seppur in ritardo di alcuni mesi, ha recepito questa modifica nel quadro regolatorio complessivo, stabilendo il principio che i consumi superiori a 2 anni sono prescrivibili “in ogni caso”.

La recente multa dell’Antitrust, a seguito di una nostra denuncia, si muove in questa direzione: i consumatori adesso devono riavere i soldi maltolti e, soprattutto, poter bloccare i pagamenti in corso.

Ci sono famiglie, infatti, che stanno ancora pagando la rateizzazione per via di bollette pluriennali.

Nel caso, quindi, di ricezione di una maxi -bolletta o di un conguaglio il cliente potrà far valere i suoi diritti anche solo ricorrendo alla gestione stragiudiziale della controversia: è fondamentale, quindi, attivare il prima possibile le azioni di tutela formali, per:

  • verificare la correttezza delle letture riportate in fattura e, in caso di errori, contestarla con un reclamo scritto redatto per conto dell’assistito;
  • gestire la pratica direttamente con l’azienda anche grazie ai canali diretti esistenti;
  • se i consumi superano il periodo previsto per la prescrizione eccepirla e verificare lo storno degli importi non dovuti;
  • gestire le eventuali azioni successive, in particolare le procedure di conciliazione paritetica o presso il Servizio Conciliazioni Clienti Energia di ARERA

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