Annapaola Ferri

Solo un creditore fuori di senno può avviare un’azione esecutiva di pignoramento presso la residenza di un debitore che vive in una stanza ammobiliata in affitto. Oppure, un creditore accecato da personale ira verso il debitore, sedicente amico o parente, al quale ha erogato un prestito mai rimborsato.

Escluse queste tipologie di situazioni limite, un creditore assennato potrebbe tentare il pignoramento presso la residenza del debitore quando ragionevolmente sicuro che quest’ultimo possa nascondere nella stanza ammobiliata oggetti di valore, orologi di marca, opere d’arte o di antiquariato, gioielli e contanti.

In tale ipotesi alla locataria convivente resterebbe il fastidio e l’imbarazzo di una ispezione dell’ufficiale giudiziario in casa propria.


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