Andrea Ricciardi

Purtroppo anche l’ultimo aggiornamento trimestrale dei prezzi di riferimento di luce e gas comunicato dall’ARERA (l’Autorità di regolazione di settore) non riserva per i consumatori buone notizie: dopo gli aumenti record dello scorso trimestre anche per il prossimo trimestre (1° gennaio – 31 marzo) l’Autorità ha comunicato un aumento del +4,5% per l’elettricità e del +5,3% per il gas.

Non si tratta del record storico dello scorso trimestre ma di certo è una pessima notizia per i consumatori già fiaccati da mesi di crisi a causa del Coronavirus e coincidenti con il periodo invernale in cui, naturalmente, i consumi di gas sono superiori rispetto ai periodi precedenti non solo per il fatto di avere i riscaldamenti accesi, ma anche per il fatto che le restrizioni costringono, di fatto, a vivere di più all’interno delle nostre case e quindi a riscaldarle per periodi maggiori.

Ricordiamo quali sono le caratteristiche generali di queste variazioni:

  • sono relative alla “famiglia tipo” come definita dall’ARERA, cioè per coloro che hanno un contratto luce e/o gas nel mercato di tutela con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno con una potenza impegnata di 3 kW e, per il gas, di 1.400 standard metri cubi annui. Se non si rientra in questa specifica categoria (immaginate ad esempio le utenze non domestiche, o le utenze per le seconde case, o nel caso di consumi molto più alti o bassi rispetto a quelli di riferimento) le variazioni possono essere diverse: per questo, da tempo ormai, abbiamo chiesto ad ARERA, per consentire di dare un’informazione completa e rendere sempre più consapevoli i consumatori, che gli aggiornamenti fossero fatti anche rispetto a più tipologie di utenze e di scaglioni di consumo, e con dei riferimenti territoriali, in modo da poter fare un confronto con la propria effettiva condizione contrattuale.
  • le variazioni di prezzo totali (in questo caso quindi il +4,5% per l’elettricità e il +5,3% per il gas) sono la somma delle variazioni percentuali delle molteplici voci che compongono il prezzo finale e che sono accorpate in quattro macrovoci: materia energia, trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema e imposte, ognuna delle quali composta a sua volta da una miriade di sottovoci che possono variare in rialzo o in ribasso.

Quanto “pesa” ognuna di queste quattro macrovoci è facilmente visibile nei grafici a torta che la stessa ARERA fornisce e da cui si nota chiaramente come la quota energia rappresenti una percentuale minoritaria sul totale rispetto alla somma delle altre voci.

In particolare per l’elettricità è sempre altissima la quota degli Oneri generali di sistema (arrivata a pesare il 21% del totale) e per il gas quella relativa ad IVA e imposte (quasi il 40% del totale).


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