Gennaro Andele

E’ in arrivo uno sciopero dei benzinai lungo tre giorni: da lunedì 14 dicembre sera fino alla mattina di giovedì 17: ad annunciarlo le associazioni di categoria dei distributori di carburanti che sottolineano come la decisione si è resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilità del Governo a inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti, nel novero delle categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi Decreti Ristori.

Resteranno chiusi per sciopero gli impianti di distribuzione carburanti, sia in rete ordinaria sia su viabilità autostradale, come riportano in un comunicato congiunto le Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.

Si tratta di uno sciopero illegale che creerà disagi immensi ai cittadini, specie a chi si sposta per motivi lavorativi.

Non entriamo nel merito delle rivendicazioni dei lavoratori, ma ancora una volta non possiamo assistere agli utenti che vengono presi in ostaggio da sindacati e organizzazioni di categoria.

Chiediamo intervenga immediatamente sia il Garante degli Scioperi che, soprattutto, il Governo, che deve subito convocare le parti, così da esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dall’art.8 della legge n. 146 del ’90, per poi adottare l’ordinanza per disporre il differimento dell’astensione collettiva a quando sarà finita l’emergenza Covid,a.

“Anche se le ragioni dei benzinai sono condivisibili, assurdo escluderli dai decreti Ristori è chiaro che, chiudendo gli impianti, i benzinai passano dalla parte del torto.

La loro agitazione, infatti, è illegittima, dato che viola la regolamentazione del settore adottata dalla Commissione di garanzia, secondo la quale non si possono fare scioperi in caso di avvenimenti eccezionali di particolare gravità come è, ovviamente, l’emergenza Covid che sta subendo il Paese.


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