Genny Manfredi

L’articolo 5 (Indicatore della situazione patrimoniale), comma 4, lettera a) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 159/2013 (Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente), stabilisce che il patrimonio mobiliare e’ costituito per depositi e conti correnti bancari e postali, per i quali va assunto il valore del saldo contabile attivo, al lordo degli interessi, al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU, ovvero, se superiore, il valore della consistenza media annua riferita al medesimo anno.

Quindi, in pratica, nella fattispecie, per il patrimonio mobiliare, si assumerà il valore maggiore fra saldo al 31 dicembre 2018 e valore della giacenza media nel corso del 2018.

Ora però, per quanto riguarda la giacenza media del conto corrente il calcolo è un po’ più articolato rispetto a quello che lei immagina e che, comunque, non sono riuscito a decifrare.

Per fare un esempio semplice, supponiamo di voler calcolare la giacenza media mensile in conto corrente, ipotizzando che al primo del mese lei riceva 900 euro, al 21 del mese prelevi 200 euro e supponiamo che il mese sia di 30 giorni.

Il saldo al 30.mo giorno sarà di 700 euro, ma la giacenza media risulterà un tantinello superiore
La giacenza media per 20 giorni è, infatti, di 900 euro, per dieci giorni è di 700 euro. la giacenza media nel mese è di (900 * 20 + 700 * 10)/30 = 833,33 euro.

Dunque, per verificare che il suo reddito mobiliare sia inferiore o uguale a seimila euro, conviene richiedere alla banca saldo e giacenza media del conto corrente relativi al 2018 ed attendere il risultato della elaborazione della giacenza media (o consistenza media annua).


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