Ludmilla Karadzic

Se lei non possiede immobili o un conto corrente da espropriare, l’unico bene verso il quale il creditore può indirizzare la riscossione coattiva è il pignoramento presso INPS del rateo di pensione: il primo creditore procedente potrà prelevare il quinto dell’importo mensile netto che eccede il minimo vitale, al 2020 fissato in circa euro 690 (una volta e mezza l’importo massimo dell’assegno sociale).

Ad esempio, se la pensione netta è di mille euro al mese, il prelievo sarà pari al 20% di (1000 – 690) euro, insomma parliamo di 62 euro al mese.

Tuttavia, per debiti della medesima natura, uno solo dei due possibili pignoramenti quasi concorrenti potrà insistere sulla pensione, per cui il prelievo avviato sulla base del secondo decreto ingiuntivo potrà essere eseguito solo dopo che il rimborso del primo prestito sarà stato estinto.

Sono d’accordo con lei nell’inutilità di rispondere alla comunicazione raccomandata dell’avvocato, ma se ha qualche spicciolo da parte per togliersi il pensiero, ha la possibilità di proporre un saldo stralcio davvero vantaggioso.


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