La sua situazione è frutto di una omissiva dichiarazione all’ufficiale d’anagrafe, laddove non è stata dichiarata la parentela fra le due coinquiline: la legge non ammette che due sorella, occupanti la medesima unità abitativa, possano essere incluse in stati di famiglia differenti.
La situazione corretta prevede la formazione di un’unica scheda anagrafica comprendente le due sorelle ed i figli di entrambe. Il nucleo familiare ai fini Isee che ne deriva è anch’esso unico e si identifica sicuramente, per quel che attiene l’istanza di reddito di cittadinanza, con la famiglia anagrafica, soprattutto se i figli sono minorenni, o se maggiorenni risultano non essere coniugati.
Per cui la risposta è affermativa: se si vuole evitare il rischio di controlli e sanzioni qualora il reddito di cittadinanza venisse concesso, nella dichiarazione DSU/ISEE va incluso il reddito percepito dal nipote; a questo punto nel nucleo familiare conviene includere anche la sorella (e l’altro figlio convivente con quest’ultima), il che potrebbe permettere di aumentare il valore della scala di equivalenza associato al nucleo familiare di riferimento e quindi comportare una riduzione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) calcolato.
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