Andrea Ricciardi

Stop sino a fine anno del pagamento delle cartelle esattoriali e delle rate dei mutui: è una delle misure allo studio del governo per la manovra di agosto che sarà finanziata con l’extra deficit di 25 miliardi e che approderà al voto delle Camere mercoledì.

L’esecutivo valuta di estendere al 31 dicembre la sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento e degli altri atti di riscossione, così come dei pignoramenti, prevista al momento fino al 31 agosto.

Le cartelle sospese e pronte da notificare al 31 maggio risultavano oltre 6 milioni, a cui si vanno ad aggiungere quelle ferme e in scadenza a giugno, luglio e agosto.

Sul fronte fiscale l’obiettivo del governo resta quello di spalmare su più anni i versamenti di marzo, aprile e maggio sospesi e rinviati a settembre per le imprese e i lavoratori autonomi che hanno registrato perdite e abbatterli di almeno un terzo per i settori più colpiti, quali ristorazione, turismo, abbigliamento.

Un’operazione che richiederà uno sforzo di circa 4 miliardi.

Dopo lo stop alla proroga di luglio, anche per esigenze di cassa, nella manovra estiva si punta quindi ad alleggerire il carico fiscale in autunno partendo dalla maxi scadenza in arrivo rinviando al 2021 una parte dei versamenti calendarizzati tra settembre e dicembre e spalmandoli su un orizzonte pluriennale.

Al momento l’appuntamento con il fisco prevede il pagamento in un’unica soluzione o in quattro tranche mensili.

Per dare respiro ai contribuenti le rate saranno quindi allungate e diluite oltre il 31 dicembre.

Il ministro dell’Economia, ha aperto poi alla possibilità di sospendere la maggiorazione e le sanzioni per chi non ha pagato entro il 20 luglio, una mossa che si sta valutando con cautela perché rischia di risultare penalizzante per chi invece ha versato il dovuto per tempo.

Il governo sta valutando anche la possibilità di estendere a fine anno la moratoria sui mutui per le famiglie, attualmente prevista fino al 30 settembre.


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