Evidentemente i nostri consigli sono stati male interpretati: qui non abbiamo a che fare con una cessionaria che si fa avanti dopo anni pretendendo una cifra spropositata senza giustificarla, ma il creditore originario. Quale lettera di cessione dovrebbe inviare al debitore la finanziaria creditrice se cessione non c’è stata? Quale estratto conto cronologico dovrebbe produrre la finanziaria creditrice se sono (pacificamente) in contestazione le ultime due rate non pagate? Il contratto lo ha stipulato appena un anno fa: ha smarrito la copia? Va bene, ma per saldare le due rate in sospeso non serve nulla di tutta la documentazione che ha chiesto (difficilmente, la Compass adempierà alla sua richiesta e l’eventuale diniego non potrà costituire una scusante al mancato pagamento delle due rate).
Se vuole attendere il decreto ingiuntivo per pagare, faccia pure, sappia però che, alla fine, non dovrà rifondere solo l’importo attuale delle due rate, ma anche le spese legali sostenute dal creditore procedente per ottenere il decreto ingiuntivo e l’avvio delle attività di riscossione coattiva.
Per lei che percepisce uno stipendio ed ha ottenuto il prestito dietro firma di garanzia non ci sarà un’offerta a saldo stralcio. Ma il pignoramento dello stipendio. E se presenterà le dimissioni, sarà il garante a risponderne con il pignoramento della pensione.
Per questo le consiglio vivamente di saldare le due rate arretrate senza stuzzicare la finanziaria creditrice con richiesta dilatorie (oltre che ingiustificate) e senza attendere l’avvio di azioni giudiziali.
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