Riceviamo e pubblichiamo, condividendolo, lo sfogo: possiamo aggiungere che esistono casi più aberranti del suo (anche se sappiamo che ciò non la consolerà): nella nostra esperienza quotidiana abbiamo affrontato situazioni di persone che non avevano nemmeno i genitori presso cui andare a trovare rifugio per evitare le classiche nottate passate sotto i ponti del Tevere a Roma. Gente senza gli occhi per piangere che si è vista negare il reddito di cittadinanza perchè comproprietaria di mezza casa in cui non poteva rientrare, in quanto il giudice, ai tempi, l’aveva assegnata al coniuge separato, affidatario dei figli (alla data di presentazione della richiesta di RDC, maggiorenni).
Di iniquità e aberrazioni è piena la normativa che assegna il reddito di cittadinanza, che avrebbe dovuto, nelle masturbazioni mentali notturne di qualche ex bibitaro da stadio, eliminare la povertà … Ergastolani, camorristi e mafiosi, insieme a chi lavora in nero, avevano proprio bisogno del reddito di cittadinanza?
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