Trattandosi di Dichiarazione Sostitutiva Unica finalizzata al calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente – DSU/ISEE presentata nel 2020, dovranno essere indicati i redditi percepiti da ciascun componente il nucleo familiare nel corso dell’anno di imposta 2018, così come dichiarati ai fini IRPEF nella denuncia dei redditi 2019, o come risultanti dal documento di Certificazione Unica 2019.
Comunque, i dati contenuti nella DSU sono in parte autodichiarati (come i dati anagrafici e i beni patrimoniali mobiliari ed immobiliari posseduti al 31 dicembre 2018) e in parte acquisiti direttamente dall’Agenzia delle Entrate (è proprio il caso del reddito complessivo ai fini IRPEF) e da INPS (ad esempio, trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).
Solo per le informazioni auto dichiarate, il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato: lei può quindi compilare la DSU/ISEE senza tema di commettere errori nell’indicazione dei redditi percepiti nel 2018.
Ricordiamo che il nucleo familiare è sempre quello basato sullo stato di famiglia, risultante dai registri anagrafici della popolazione residente, alla data di presentazione della dichiarazione, mentre il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU (31 dicembre 2018 per la DSU/ISEE presentata nel 2020).
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