Andrea Ricciardi

Dal 16 febbraio è entrata in vigore l’Rc auto familiare, ovvero l’estensione della classe di merito più bassa a veicoli diversi e ai rinnovi della polizze: la domanda che molti si fanno è se, nel concreto, questo provvedimento assicurativo porterà realmente dei benefici in termini di risparmio ai consumatori.

Con l’entrata in vigore dell’Rc auto familiare dal 16 febbraio è possibile attribuire a tutti i veicoli di un nucleo familiare la classe di merito più bassa tra i mezzi posseduti dai singoli componenti, sia che si tratti di un’auto oppure di un ciclomotore a due o tre ruote.

L’estensione della classe di merito più conveniente vale sia se si devono stipulare nuove polizze assicurative, sia in caso di rinnovi.

Per beneficiare di questo meccanismo è sufficiente presentare il certificato di stato di famiglia al momento della sottoscrizione del contratto di assicurazione.

L’Rc auto familiare introduce due novità rilevanti rispetto al passato.

Prima della sua entrata in vigore, infatti, era possibile acquisire la classe di merito più bassa ma solo se relativa alla stessa categoria di veicolo.

Adesso invece, come detto, l’estensione della classe di merito più conveniente vale per tutte le tipologie di veicolo.

Inoltre, l’estensione vale non più solo per i nuovi veicoli acquistati, ma anche per quelli che sono già di proprietà.

Non possono usufruire dell’Rc auto familiare gli assicurati che sono già in prima classe di merito, i nuclei familiari che possiedono un solo veicolo e i guidatori che hanno provocato un sinistro con colpa nei cinque anni precedenti alla richiesta.

L’altra principale novità introdotta con l’Rc auto familiare riguarda il cosiddetto “Malus”, vale a dire i casi in cui si verifica un incidente stradale.

Se il beneficiario del contratto familiare con veicolo di diversa tipologia (presumibilmente moto o motorino) causa un incidente i cui danni sono superiori a 5.000 euro, alla successiva stipula della polizza assicurativa avrà un declassamento di 5 classi di merito.

Questa condizione riguarderà esclusivamente il responsabile dell’incidente e nessuno degli altri componenti del nucleo familiare.

Se dunque con questo nuovo provvedimento iI prezzo della polizza auto potrà ridursi, potrebbero invece prevedersi delle stangate in caso di incidente grave.

Ma non solo.

Dietro l’estensione della classe di merito più bassa anche in caso di rinnovo della polizza, potrebbe infatti esserci il rischio che le compagnie si rivalgano sugli altri componenti della famiglia assicurati, ad esempio innalzando i premi medi per non registrare una riduzione degli utili.

Ciò si tradurrebbe in un riallineamento dei premi inefficiente ed iniquo, visto che ci sarebbe un peggioramento per le famiglie che possiedono un solo veicolo, a vantaggio delle altre, in teoria più benestanti.
Infine, sarà anche importante capire come le compagnie assicurative si regoleranno con i prezzi delle componenti accessorie (furto e incendio, cristalli, atti vandalici e agenti atmosferici).

Sono voci che potrebbero registrare un forte rialzo per riequilibrare i mancati introiti dovuti all’introduzione dell’Rc auto familiare.


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