Ludmilla Karadzic

Mi ritrovo nella seguente situazione: dipendente pubblico,stipendio netto 1400 euro, totale netto in busta paga 520, altre ritenute 885 di cui: 250 Cessione del quinto, 240 prestito delega, 350 assegno alimentare figlio.Altre 50 euro di ritenute varie volontarie che, dunque, non fanno testo alla fine del calcolo della quota pignorabile.

Avendo ricevuto il pignoramento presso terzi, ovvero il mio datore di lavoro, lo stesso ha provveduto ad accantonare una somma di 150 euro per la finanziaria, in attesa di pronuncia del Giudice, e ad accodare il prestito delega alla cessione del quinto (trattasi della stessa banca erogante, sia il quinto che la cessione). La banca, in conseguenza dell’ accodamento disposto dalla mia Amministrazione, mi ha intimato di provvedere a bonificare i ratei mensilmente.

Contattata in merito la banca, però, mi ha detto che la lettera era un atto dovuto e che comunque non avrebbero esercitato rivalsa, in quanto non appena terminata la cessione del quinto, il prestito delega accodato subentrava alla cessione.

Intanto, prima che la finanziaria mi pignorasse, avevo fatto richiesta presso un organismo accreditato O.C.C.,di accedere alla procedura di sovraindebitamento. Il preventivo a compenso proposto però mi sembra alto, considerando le percentuali date dallo scaglione attivo-passivo determinato per legge.

In attivo io ho lo stipendio mensile di cui sopra riportato, 2 auto di oltre 25 anni il cui valore totale potrebbe essere di max 3000 euro. Di passivo, invece ho il debito con 1 finanziaria di 10.000 euro, 40.000 con altra finanziaria, cessione del quinto per rimanenti 12.000 euro, prestito delega per restanti 17.000 euro, 3000 euro con agenzia delle entrate e scoperto conto bancario di 2500 euro, 350 di alimenti.

A fronte di tale situazione, mi sono stati chiesti 2500 euro. Il prezzo richiesto é giusto più o meno? Il Giudice, nel sentenziare, potrebbe accogliere parzialmente la richiesta e peggiorarla oppure valgono sempre i limiti del quinto pignorabile?

Il 20% (il quinto) della busta paga è il massimo pignorabile per debiti verso le banche: il giudice non può disporre una quota di prelievo maggiore. Per quanto riguarda, invece, il corrispettivo richiesto dall’OCCS (Organismo per la Composizione delle Crisi da Sovraindebitamento) non siamo in grado di valutare la congruità della somma richiesta non conoscendo le attività che l’organismo ha intenzione di intraprendere e i risultati che le ha prospettato di conseguire.


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