Se il debitore percepisce un reddito mensile da lavoro dipendente maggiore di mille e 250 euro, in caso di pignoramento dello stipendio la rata mensile trattenuta a favore del creditore insoddisfatto risulterà maggiore di 250 euro: si capisce allora perchè, in tale ipotesi, il creditore preferisca avviare un’azione esecutiva.
Peraltro, non si può obbligare il creditore ad accettare la proposta di accordo formulata dal debitore: l’unico modo per evitare il pignoramento dello stipendio è quello di offrire una rata mensile di rimborso almeno pari al 20% dello stipendio, al netto degli oneri fiscali e contributivi, percepito dal debitore.
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