Giorgio Martini

Purtroppo, dovrà imparare a convivere con la sua ansia: la priorità, al momento, è fare in modo di continuare a pagare le rate del mutuo e, dunque, sperare che sua madre riesca a tirare avanti con il lavoro.

La sua situazione, peraltro, è quella in cui versano tanti italiani: avrebbe ragione a sentirsi psicologicamente contrito se avesse dilapidato i 30 mila euro al gioco, in donne o champagne. Ma ha cercato solo di avviare un’attività lavorativa e questo lo Stato estorsore non lo consente più, non solo a lei, non solo ai giovani.

Non pensi ai debiti con il fisco: quasi tutti, ormai, ne abbiamo uno che non potremo mai ripagare, anche se miliardi di euro vengono posti ogni anni a bilancio statale come proventi da recupero dell’evasione fiscale. Roba da ridere, se non ci fosse da piangere.

Provi solo a cercare un’occupazione, anche in nero: se, un domani, avesse la fortuna di trovare una posto di lavoro regolare, il massimo che le potrà capitare, nella peggiore delle ipotesi, è una trattenuta del 20% dalla busta paga per rimborsare il debito per tasse e contributi non versati.


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