Ho presentato richiesta Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) il primo agisto 2019 per opere urgenti in bifamiliare (articolo 1134 codice civile): udienza 04/12/2019 il giudice non nomina CTU (come ci si sarebbe aspettato) vuole approfondire alcuni aspetti inerenti l’asserita condominialità del muro di sostegno.
Al nostro avvocato il 04/12 dico LASCIAMO perdere, data la LENTEZZA NON MI SEMBRA CI SIANO BUONI PRESUPPOSTI ; avvocato mi dice No No parlo con giudice e le garantisco 7/10 gg per nomina CTU.
Ad oggi non si sa ancora nulla. Pertanto chiedo: cosa posso fare per SBLOCCARE questa situazione SCANDALOSA (definita tale anche da nostro avvocato che però ha già preteso suo compenso; non è scandaloso anche questo?) .
Debbo fare ristrutturazione e riparare le parti comuni per inutilizzabilità (invocata in ATP) dell’Appartamento ed in più, dato che sono fuori, pago l’affitto.
Questo è ciò che succede quando si vuole a forza rivolgersi ad un giudice, pur conoscendo le penose condizioni in cui versa l’amministrazione giudiziaria in Italia.
Peraltro, in precedenti interventi le avevamo già consigliato di soprassedere: se ci avesse dato ascolto avrebbe eseguito di tasca propria i lavori necessari a cui, se davvero urgenti, dovrà comunque prevedere, risparmiando in affitto (avrebbe ripristinato l’agibilità della casa in brevissimo tempo) e in parcella di avvocato, che finora ha percepito solo un anticipo e che le chiederà il saldo a fine vertenza, o anche qualora decidesse di lasciar perdere il contenzioso.
La procedura giudiziale deve seguire il suo lungo corso, e lei, come avrà forse avuto modo di capire, nulla può fare: per quanto riguarda i compensi per il suo avvocato, la legge non stabilisce che egli debba ricevere l’onorario a risultato ottenuto se non è stato pattuito, per iscritto, un patto di quota lite.
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