L’unico consiglio che può essere fornito ad una domanda così generica e priva di punti di riferimento (si presume che il debito sia riconducibile al mancato versamento delle imposte sul reddito) è quello di chiedere ad Agenzia delle Entrate Riscossione copia di tutte le relate di notifica effettuate nei confronti del debitore in riferimento alla cartella esattoriale.
Sicuramente nella cartella esattoriale sarà anche indicato l’atto il cui inadempimento ha causato l’emissione della cartella esattoriale. Ebbene anche da Agenzia delle Entrate (sempre nell’ipotesi di un debito IRPEF) sarà necessario acquisire copia delle relate di notifica dell’avviso di accertamento che la riguarda.
Premesso che un atto può essere correttamente notificato via posta per compiuta giacenza presso l’ufficio postale, in occasione di momentanea assenza del destinatario dal luogo di residenza, solo con accesso agli atti presso Agenzia delle Entrate (per l’avviso di accertamento presupposto alla cartella esattoriale) ed Agenzia delle Entrate Riscossione (per quanto riguarda la cartella esattoriale, titolo esecutivo presupposto al pignoramento del conto corrente) sarà possibile esaminare eventuali profili di decadenza dell’avviso di accertamento o di prescrizione della cartella esattoriale per una vicenda che risale, ormai, alla fine del secolo scorso.
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