Gennaro Andele

Dal prossimo gennaio 2020 cambiano alcune modalità di pagamento: la nuova manovra ha stabilito, infatti, che alcune spese dovranno essere pagate solo con mezzi tracciabili, quindi con carte di credito, bonifici o bancomat.

Ma questo non significa che il contante sparirà.

Il contante sarà utilizzabile in 18 spese, tra cui: gli abbonamenti a bus, metro e tram, le spese mediche, quelle veterinarie, funebri e inerenti alle attività sportive di bambini e ragazzi, ma anche l’affitto dell’abitazione principale, il pagamento degli addetti all’assistenza del personale, l’affitto degli studenti universitari, le parcelle agli agenti immobiliari, le spese per il restauro dei beni vincolati, quelle per far fronte ai disturbi certificati dell’apprendimento, le erogazioni calamità, l’affitto quando si trasferisce la residenza e i contributi al servizio sanitario nazionale e quelli alle casse di assistenza sanitaria.

Le università, le erogazioni alle Onlus e i contributi pensionistici Contributi a colf e badanti, erogazioni a fondazioni riconosciute e onlus/promozione sociale, asili nido, erogazioni a istituzioni religiose e istituti scolastici, contributi associativi mutuo soccorso, erogazioni a Organizzazioni non governative, a università, ad associazioni sportive dilettanti, ad attività culturali, a partiti politici, enti di volontariato, fondazioni musicali, trust o fondi speciali, riscatto agevolato anni di laurea, enti spettacolo, biennale di Venezia e fondo titoli di Stato: tutte queste spese si potranno effettuare in contanti ma con dei limiti.

Per le ristrutturazioni, antisismiche, bonus verde, premi assicurativi, contributi pensionistici complementari, mutui abitazione principale, risparmio energetico, bonus arredi, altri mutui, assegni al coniuge, assicurazioni eventi calamitosi e canoni di leasing, invece, sarà necessario un pagamento tracciabile, quindi con versamento bancario o postale, oppure con carte di credito, prepagate, assegni bancari e circolari.


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